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"DA DOMANI MI ALZO TARDI”...RICORDANDO MASSIMO TROISI







Massimo si nasconde in camera...ride tra sé, ricordando.
tratto da Da domani mi alzo tardi di Anna Pavignano 






Immaginate che la persona amata in realtà non se ne sia mai andata via...
immaginate di poter scrivere una storia dove rivive, parla, vi tocca, vi guarda negli occhi...Anna Pavignano lo ha fatto, ha scritto un libro che fa rivivere con tocchi leggeri, ironici e reali  un grande attore del nostro cinema italiano, scomparso prematuramente all’età di 41 anni: Massimo Troisi. Siamo così affezionati e legati alla sua figura artistica che non potevamo non scrivere e ricordarlo nel giorno in cui ricorre la sua morte vent’anni dopo...
Nel libro s’immagina Massimo Troisi ancora vivo, ritiratosi in una qualche località di campagna, di ritorno a Roma per riallacciare contatti ed amicizie che non lo hanno mai dimenticato. Qui entra in scena Anna Pavignano, con la quale Troisi ha scritto diverse sceneggiature per i suoi film. Tra i due si intuisce un vero legame profondo e vivido ancora nella mente dell’autrice. I due si incontrano dopo molto tempo, nell’emozione del tempo che è passato, e così, mentre se ne stanno in terrazza a parlare, inventano nuove sceneggiature e ricordano. Si ha l’impressione che forse  a volte la morte è solo nei nostri occhi...



E’ una lettura semplice, forse a volte un po’ malinconico per chi, come noi, ha amato questo attore, per chi invece non lo conoscesse bene, un’occasione per leggere il punto di vista di una persona che lo ha amato ed ha condiviso con lui per un breve tratto, la vita di un uomo e della sua arte.




E' come se il destino di Massimo Troisi fosse irresistibilmente legato all’ultimo film, una poesia proclamata prima di andarsene, un’interpretazione che senz’altro gli avrebbe valso riconoscimenti e successo. Un attore che interpretando uomini senza qualità fa vibrare, e ci fa scoprire come anche dentro al più comune essere umano si nasconde un mondo che a volte ignoriamo, evitiamo o facciamo finta di non voler riconoscere perché ritenuto poco importante...





Massimo Troisi nasce a San Giorgio in Cremano il 19 febbraio del 1953.
Suo padre era ferroviere e la madre casalinga, già durante gli studi superiori (durati dieci anni anziché cinque, lui sosteneva per ragioni di maggiore approfondimento!), si dedica al teatro fondando il gruppo La Smorfia, composto da altri due elementi: Lello Arena ed Enzo Decaro. Il trio arriva in televisione con la trasmissione Non Stop, molte le apparizioni televisive e tour teatrali.
Dopo alcuni anni il trio si scioglie e Massimo Troisi dirige ed interpreta il suo primo film, scritto con Anna Pavignano: Ricomincio da tre.
Grande successo di pubblico e critica, comincia così l’ascesa dell’attore. Dopo dieci anni seguirà, Scusate il ritardo, Non ci resta che piangere con Roberto Benigni e la sceneggiatura scritta insieme a Bernardo Bertolucci, e Hotel Colonial di Cinzia Th Torrini, con John Savage e Robert Duvall. Autore ed interprete di Le vie del Signore sono finite con Marco Messeri, interpreta un paio di film di Ettore Scola, Splendor, Il viaggio di Capitan Fracassa e Che ora è? insieme al grande Marcello Mastroianni.
Torna alla regia con Pensavo fosse amore, invece era un calesse, dove recita, fino ad arrivare al suo ultimo film Il Postino del quale doveva essere regista ma che per motivi di salute passò a Michael Radford. Molte scene furono sostituite con una controfigura, il  suo cuore cominciava a cedere. La sua ultima e commovente interpretazione, insieme al grande Philippe Noiret. Il film si aggiudicò l’ Oscar per la migliore colonna sonora (di Luis Bacalov). Massimo Troisi se ne andò il 04 giugno del 1994  il giorno dopo la fine delle riprese del film.




Qualcosa arriverà
  brano tratto dalla colonna sonora del film 
"Le vie del Signore sono finite”di Pino Daniele, 
grande amico di Massimo Troisi



Con Philippe Noiret in una bellissima 
scena tratta da “Il Postino


Scena indimenticabile di “ Non ci resta che piangere”
con Roberto Benigni e...Galileo Galilei!
Ruolo interpretato da Paolo Bonacelli.




      Anna & Cristiano












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