Vicino a Pistoia, più precisamente sul Monte Lucense (perché in direzione di Lucca) si trova il convento di Giaccherino. Ci piace visitare posti affascinanti, pieni di fascino e magia.
Sembra che il nome derivi da un tale chiamato appunto Ceccherino, che dirigendosi verso Lucca avrebbe avuto un’osteria,
ma anche da frate Ciaccherinum, che proprio qui, dove la strada si impenna, avrebbe costruito un oratorio, la seconda ipotesi è seguita anche per il ritrovamento di un documento risalente al 1328. Nei primi del ‘400, Gabriello, nobile appartenente alla famiglia dei Panciatichi, fondò il convento, che poi donò ai frati Francescani nel 1419.
ma anche da frate Ciaccherinum, che proprio qui, dove la strada si impenna, avrebbe costruito un oratorio, la seconda ipotesi è seguita anche per il ritrovamento di un documento risalente al 1328. Nei primi del ‘400, Gabriello, nobile appartenente alla famiglia dei Panciatichi, fondò il convento, che poi donò ai frati Francescani nel 1419.
L’originale edificio si articolava intorno a due chiostri: uno piccolo con il pozzo e l’altro grande limitato a nord dalla chiesa, questa nello stile tipico degli ordini mendicanti, pianta rettangolare, una sola navata, con copertura a capriate. Questa parte del convento, anche se sono stati fatti degli interventi, mantiene il fascino, quelle sensazioni di solitudine, di silenzio e pace, che anche artisti come Louise Grace Bartolini (poetessa inglese grande amante della letteratura italiana), hanno goduto durante le loro visite al convento.
Oltre alla foresteria, ai dormitori dei padri e dei chierici, alla cucina con il fuoco comune, già nel Cinque-Seicento comparivano i due grandi loggiati, due refettori, la biblioteca, la cappella di San Francesco e molti altri ambienti messi a disposizione del popolo e della città anche durante la grande peste. La posizione del convento e lo spazio tutt’intorno hanno sempre reso irresistibile la voglia di ampliare il convento. Un luogo incantevole, un ambiente raffinato dove si viene colti di sorpresa dai dipinti che raffigurano la vita di San Francesco, dal tabernacolo per gli olii, dallo splendido panorama che coinvolge. Frate Giuseppino, prima di morire, cercò insistentemente privati che potessero comprarlo e mantenerlo ‘vivo’. Infine fu venduto ne 2004, ad oggi si organizzano oltre a matrimoni, anche eventi di notevole interesse culturale. Un posto da visitare, davvero unico, nel cuore della Toscana.
www.conventodigiaccherino.it
AnnA e CriStiano
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