Benedette siano le soffitte ! Ci si trova di tutto, sono come i cassetti dimenticati nella nostra testa, sono ricordi messi al sicuro, e anche se la polvere può sembrare nemica nel tentativo di smuoverli, la curiosità in questo caso, gioca sempre a favore nostro. E' bello chinarsi e mettersi a cercare e soprattuto ritrovare vecchie cose, come esploratori, come se nessuno fosse stato lì prima di quel momento...qualche giorno fa, proprio in soffitta, intenti a far pulizie, abbiamo ritrovato un vecchio libro, in realtà ne abbiamo trovati molti, ma di questo ci eravamo proprio dimenticati! Non so se vi ricordate le figura degli 'innamorati' famosi negli anni '60, certo noi non eravamo ancora nati, ma questo libro veniva letto ad uno di noi, pieno di figure e divertente ci ha portato indietro nel tempo. Per questo ve ne vogliamo parlare...
RAYMOND PEYNET E I SUOI INNAMORATI.
Certo non è Chagall che ha fatto innamorare tutti coi suoi 'amori' sospesi nel cielo, leggeri e fluttuanti, ma Peynet ha fatto sognare e divertire molti della sua generazione e non solo. I suoi 'innamorati' scherzano e si divertono, si intrattengono con sorrisi e comiche frasi, ironizzano, si guardano sempre negli occhi sorridendo. Le loro espressioni ricordano quelle del frastuono che nella testa ci pervade quando sentiamo dentro allo stomaco quel fruscìo dell' amore.
Ma niente lacrime, niente sconforto, qui tutto fila liscio, senza tradimenti, ne noia, ne tensioni.
Il libro comincia col dire 'In un mondo come il nostro, sempre più invaso dalla scienza e dalla tecnologia, ove i sentimenti, si immiseriscono sempre di più o diventano più complicati, in un mondo del genere è ancora possibile parlare d'amore?' Le parole della prefazione non potrebbero essere più moderne ed attuali. Il libro fu pubblicato nell'ottobre del 1968 e Peynet sente forte il cambiamento esterno, intorno a lui e alle persone. Quanto possono davvero le tecnologie, i ritmi di vita ormai sempre più scalpitanti, influenzare i nostri rapporti interpersonali? I nostri spazi sempre più invasi da schermi piatti e codici da digitare, Url da inserire, indirizzi da cercare non scribacchiati su fogli di carta ma digitati? Certo è che siamo noi che per primi a volte dovremmo staccare la spina, e non solo in senso figurativo!... ricordarsi di guardare anche intorno, il mondo raccontato on line è anche il mondo che sta fuori, e ogni tanto, dare una sbirciatina non guasta, non causa effetti collaterali, ma ci mette in giusto rapporto con quello che abbiamo davanti. Se Peynet avesse potuto immaginare tutto questo, i suoi 'innamorati' sarebbero stati i primi veri rivoluzionari, con i suoi tratti così semplici e pieni di poesia.
Non è sempre vero che chi ama perde la cognizione del mondo, perde i sensi, per così dire, e si intrufola in una dimensione parallela. L'Amore fa vedere che esiste anche altro, di bello e prezioso, fa vedere quella parte di mondo che spesso ci dimentichiamo che esiste, e mette a frutto soluzioni, nuove speranze, nuovi stimoli, l'arte prende forma per amore, come la vita, come tutto quello che ci circonda, anche quando non sappiamo del perché siamo qui e che cosa sia questa meraviglia del creato, anche quando rinneghiamo dio o troviamo limiti alla scienza.
Peynet è nato a Parigi, pubblicò il suo primo disegno a ventidue anni su Le Boulevardier. Sposato con una sua studentessa, sua compagna d'arte, rimasero sempre insieme, abitavano alternativamente a Parigi e in un castello del Sud della Francia. Molti i riconoscimenti attribuiti all'arte di Peynet, tra i quali il 'Gran Premio' al Festival Internazionale dell'Umorismo di Bordighera. I suoi 'Innamorati' sono raffigurati anche nel famoso Muretto di Alassio, monumento del comune ligure.
Gli 'innamorati' non passano mai di moda, e questa volta sono editi da Rizzoli !...
Criannax
AnnA e CriStiano