Civita, 01 febbraio 2014
Giunto così in alto, mentre vaghi per le vie di questo antico borgo, sii rispettoso.
Della sua storia, ora fatta di silenzio di voci portate dal vento, di fiori che sono la vita, abbi cura
(scritto su una ceramica appesa ad un muro nel paese di Civita)
Civita di Bagnoregio si trova nell'Alta Tuscia Laziale a mezz'ora di macchina da Orvieto (Umbria).
E' uno dei borghi più belli d'Italia e non visitarla significa perdersi qualcosa di veramente unico.
Costruita sulla roccia è sospesa tra i calanchi di tufo e argilla, continuamente sottoposta all'erosione e a frane che ne hanno nel corso degli anni modificato l'aspetto. Bonaventura Tecchi, noto saggista e narratore italiano infatti scrive '.
..la fiaba del paese che muore, del paese che sta attaccato alla vita in mezzo a un coro lunare di calanchi silenziosi e splendenti...; ma anche
'...un'isola nell'aria, arditamente librata al sommo d'un cono tronco, sull'immane baratro'.
L'origine del paese si pensa risalga all'età del bronzo ( XII-X sec a.c.), i primi insediamenti si ebbero sull' ultimo lembo della rupe di Bagnoregio. Attraversando poi l'età del ferro (IX-VIII sec a.c.) fino ad arrivare all'espansione in epoca etrusca sul resto del pianoro, nel Medioevo si creò l' abitato chiamato Rota, l'attuale Bagnoregio. Al periodo dell'Alto medioevo risalgono la costruzione della Cattedrale e della Chiesa di San Pietro, purtroppo quest'ultima andata distrutta nel terremoto del 1695. Un paese intriso di storia e protagonista di molte vicissitudini come il bombardamento di Carlo VIII o l'esser stata sede vescovile e quindi meta di molti pellegrini che sviando dalla via francigena si fermavano a Civita. Nel corso del Cinquecento il fenomeno delle frane ai margini della rupe aumenta e dal XVIII sec le argille cedono, aumenta l'erosione così da creare un solco tra Bagnoregio e Civita. Per questo viene costruito ed inaugurato nel 1965 un nuovo viadotto che collega i due paesi. Civita è stata d'ispirazione per molti artisti e set di film. Fellini ha girato alcune scene de 'La strada' e Alberto Sordi si può vedere incamminarsi verso la piazza del paese in bicicletta nell'episodio 'Il prete' in 'Contestazione sociale' di Luigi Zampa, 'L'armata Brancaleone' di Mario Monicelli e Totò ne 'I due colonnelli' di Steno. Tutt'oggi vengono girati film e spot pubblicitari.
Si arriva a Civita attraversando Bagnoregio, prima di entrare in città vedrete un grande parcheggio
(con parchimetro), da lì salendo le scale ci si può godere una passeggiata di almeno 10 minuti, oppure potete parcheggiare la macchina (parcheggio con parchimetro) un po' più avanti entrando direttamente dalla porta della città, in questo modo siete più vicini a Civita. Quando ci siamo stati noi pioveva e anche se come ci succede spesso non avevamo l' ombrello (detestiamo gli ombrelli!) abbiamo camminato per le strade di Bagnoregio, cittadina tranquilla e piena anch'essa di vicoli e scorci da fotografare: fortunatamente ha smesso di piovere.
Si impiegano circa 15 minuti per arrivare a Civita. Appena l'abbiamo vista il respiro si è per un attimo fermato: "Un miraggio"! abbiamo pensato tant'è bella anche d'inverno, con la nebbia che sembra diventare mare e con la fioca luce del sole che la fa apparire come una città fantasma, quasi inesistente. Per entrare, prima di attraversare il ponte a piedi, si paga un biglietto per così dire simbolico: 1.50 euro a persona ad oggi.
Si arriva davanti alla porta della città chiamata Porta di Santa Maria o della Cava, da lì comincia l'incanto: proprio subito all'entrata sulla sinistra c'è il vecchio posto di guardia, una piccola stanza ancora intatta diventata poi nel corso degli anni una stalla-alcuni abitanti del posto si ricordano ancora del cavallo!- ed infine un magazzino alla fine degli anni Settanta. Oggi è un negozio di gioielli.
Se vi capita di andare capirete il perché questo posto sia considerato patrimonio UNESCO. D'inverno ci vivono dieci persone e d'estate si arriva a venti. Vi è nel silenzio qualcosa che parla, racconta e fa restare immobili, con gli occhi che non hanno fermezza per quanti scorci meravigliosi ci sono, per il panorama dei calanchi, per le grotte etrusche, gli unici suoni il miagolare dei gatti. C'è stato detto però che durante l'Umbria Jazz (Perugia) non solo Civita ma tutte le zone intorno, come ad esempio Orvieto, si riempiono di gente. Perugia dista circa un' ora e mezzo: buona musica unita a luoghi unici.
Proprio davanti alla piazza si trova il Museo Geologico e delle Frane (chiuso dal 6/01 al 28/02 per la pausa invernale), il museo organizza anche visite guidate ai calanchi (conviene prenotare ed informarsi sul sito). Poco più avanti abbiamo visto che, in fondo ad un breve vicolo si poteva ammirare una splendida vista (qui succede spesso) senza notare sulla destra le grotte sotterranee etrusche; merita una visita perché oltre alle grotte sono esposti vecchi oggetti ed utensili per la casa, strumenti di lavoro originali alcuni risalenti al Medioevo e a proposito di film proprio qui sono state girate alcune scene della serie Tv Pinocchio. Il costo del biglietto è di 1 euro a persona ad oggi, all'entrata non c'era nessuno, soltanto un piccolo cesto dove abbiamo messo i soldi.
Civita ha diversi ristoranti ma noi siamo rimasti colpiti da uno in particolare: Alma Civita ristorante per un massimo di 40 posti dove si può rimanere dormire anche per una sola notte ed aperto tutto l'anno, ottimo, di grande gusto e qualità sia dal punto di vista culinario che per l'atmosfera ed il servizio. Il ristorante ha due sale, una delle quali ricavata da una grotta etrusca, siamo stati davvero bene e non sembrava neanche stessimo pranzando: luci soffuse e ottima scelta della musica. Il proprietario, nativo ed ancora residente a Civita, ci ha raccontato di quanto a volte fosse stato strano camminare per le vie del paese e rendersi conto che alcuni posti dove giocava da piccolo non esistono più a causa delle frane. Sembra siano trent'anni che il paese non subisce grossi cedimenti e che il lato a nord sia quello più a rischio, nonostante questo si cercano di trovare soluzioni che possano rallentare e preservare questo gioiello, speriamo con risultati soddisfacenti.
Nel tardo pomeriggio siamo ritornati verso la macchina, i progetti erano altri ma stavamo così bene... Ritorneremo, magari ci fermeremo a dormire perché il tempo a Civita si ferma ed ogni tanto fermarsi e farsi raccontare una storia è un viaggio da non perdere.
Orvieto, 01-02 febbraio 2014
Ad Orvieto siamo arrivati nel tardo pomeriggio, la città dista circa mezz'ora da Civita, così in poco tempo due regioni splendide dell' Italia! Orvieto è una città meravigliosa, non l'abbiamo visitata molto ma ci ritorneremo, ci scusiamo per non dare informazioni più dettagliate ma Civita ci ha rapiti per tutto il giorno! Abbiamo passeggiato per il centro pieno di gente a nostra sorpresa, Orvieto è una città ben tenuta, pulita, con negozi di gran gusto, piazze e chiese molto belle, il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta) è davvero un capolavoro, era già chiuso quando siamo arrivati ma anche solo vedere la sua facciata di notte lascia senza parole. A cena siamo stati a La Pergola, trattoria che vi consigliamo dove si assaggiano specialità come gli umbricelli (piatto tipico della provincia di Perugia e del comune di Orvieto) e ottimo cinghiale alla cacciatora. Dopodiché qualche foto ad Orvieto by night, un drink al Clandestino, locale, sempre a nostra sorpresa, pieno di persone tra cui molti giovani, dopodiché un comodo e caldo riposo all' Hotel Duomo (molto buono). Così, nel rintocco delle campane del Duomo ci siamo addormentati. Due giorni di bellezza e magia...
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Dopo avere letto il tuo post penso che Civita sarà tra le mie prossime mete...
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