C'era una volta...questo è l'inizio perfetto per raccontarvi la storia di un piccolo rettangolo nero, semplice e anonimo al primo sguardo. Qualche anno fa, più precisamente alla fine dell' Ottocento, una manifattura francese che riforniva le cartolerie parigine diede vita ad un taccuino. Le cartolerie che venivano rifornite erano frequentate da artisti e letterati del tempo. Uno tra di loro in particolare ne rimase affascinato e ne fece da subito il suo strumento di lavoro. Si tratta di Bruce Chatwin che chiamò il suo taccuino Moleskine (letteralmente 'pelle di talpa', materiale usato, tra le altre cose, per rilegare libri e agende). Ma non solo! Chatwin nel suo Le vie dei canti (1897) ne racconta anche la storia. Verso la metà degli anni '80 il taccuino era già introvabile, compagno di viaggio per appunti, schizzi, storie. Non ne facevano a meno artisti come Hernest Hemingway, Pablo Picasso, Vincent Van Gogh. Si dice che quando l'azienda francese chiuse i battenti Chatwin si disperò al punto di comprare tutti i taccuini rimasti, anche se non gli bastarono!
Nel 1997 un'azienda milanese riportò in vita Moleskine confermando questo nome in ricordo dello scrittore inglese e della notorietà che il nome portava con sé. L'azienda si sviluppa offrendo anche una serie di quaderni da viaggio, album, agende di diversi colori. La classica rimane, però, di colore nero. E oggi Moleskine trova spazio anche nel web con siti e fan page a 'lui' dedicati, un'interazione tra analogico e digitale che funziona perfettamente.
Così il piccolo taccuino si rimette in viaggio, diventando come è stato scritto 'simbolo del nomadismo contemporaneo'. Moleskine con la sua storia ci aiuta a riscoprire il piacere della scrittura 'on the road'. Quando siamo in viaggio è d'obbligo averla in borsa per prendere appunti e scrivere qualsiasi cosa ci passi per la testa. E' la sensazione alla quale non potremmo mai rinunciare. In questo caso è una moda che tutti dovrebbero seguire.
AnnA e CriStiano
Moleskine, il taccuino da viaggio
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta