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"THE LADY SINGS THE BLUES" - "LA SIGNORA CANTA IL BLUES" : BILLY HOLIDAY








Il  libro, scritto con la collaborazione di William F. Dufty,  racconta la storia di una donna e di un' artista eccellenti,  discriminata all'inizio della sua carriera per essere di colore, di colei che insieme a  Bessie Smith rappresenta la più grande vocalist di  jazz di tutti i tempi: Billy Holiday.

La vita di Billy Holiday è conseguenza della sua arte, della sua voce e dei successi che questi le portarono.
Nata nel 1915 il libro racconta la vita sin dai primi anni di Eleonora (nome di battesimo della cantante) a Baltimora, di come suo padre, musicista convinto, subì gravi danni ai polmoni durante la guerra  e dovette rinunciare  a suonare la tromba dedicandosi però ad altri strumenti. Trovando  lavoro in un gruppo jazz, abbandonò lei e la madre che  dovettero cavarsela da sole. Billy fu mandata dai nonni, dove suo cugino Henry abusava di lei. Puliva le scale, qualche lavoretto sporadico, quando un giorno si ritrova nella stanza di un bordello ad ascoltare il jazz di Pops (George Murphy), Bessie Smith, Louis Armstrong, e subito si innamora di quelle note, di quelle parole biascicate di Pops, dei suoni in successione di quella musica proibita. Il ritorno a Baltimora, la violenza subita a soli 13 anni, la prigione e l'istituto cattolico. Billy non ha avuto vita facile ne continuerà ad averla. Si trasferisce a New York dove trova lavoro in un club dopo che la sentono cantare, da lì i primi passi, l'incontro con Benny Goodman del quale avrà una stima infinita, l'amore per Lester Young. L'inizio dell'uso di stupefacenti che la  porteranno in carcere e al disintossicamento più di una volta. Al Carnegie Hall  di New York, la Tournée europea, Billy Holiday era un'artista che arrivava a guadagnare in tre anni duecentocinquantamila dollari, amata da tutti i più grandi artisti dell'epoca con quella sua voce di velluto. I momenti del libro più poetici e toccanti sono proprio quelli del suo debutto: costretta ad uscire dal dietro dei locali dopo essersi esibita, la discriminazione per le persone di colore che in quegli anni esplode, ma uno su tutti è il momento in cui durante un concerto canta la canzone simbolo, non solo della sua carriera ma anche della persecuzione dei neri in America: Strange fruits, una canzone che le fa stringere la gola al punto di dover scappare dal palco in lacrime.
Questo libro è non solo per chi ama il blues ma per chi ama la storia di una donna leale, genuina, semplice e soprattutto un'artista che si distingueva per la sua voce così umana. Scritto come un diario dettato a voce alta, scorre molto bene, il linguaggio è semplice e chiaro. Noi lo consigliamo, quando si ascolta Billy Holiday una volta non se ne può più fare a meno, diventa una di noi, di famiglia, la si ama semplicemente. Avere dettagli così profondi sulla sua vita, ce la fanno amare ancora di più.


Strange fruits-BILLY HOLYDAY (LIVE)






All of me - BILLY HOLYDAY

















AnnA e CriStiano












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