Viaggiando da sempre, abbiamo preso l'abitudine anche prima di condividere con voi le nostre esperienze, di appuntare i posti dove siamo stati in un foglio. Oggi dopo pranzo, rileggendolo, ci siamo ricordati di Sant'Anna di Stazzema, ve ne avremmo parlato ma avevamo preso nota di scriverne magari in occasione della ricorrenza. Invece abbiamo cambiato idea: perché ricordare soltanto nel giorno della memoria? Ogni giorno è il giorno giusto per non dimenticare.
Sant' Anna di Stazzema, febbraio 2014
Eravamo nella zona di Pietrasanta (Toscana) così abbiamo pensato di fare qualcosa di importante andando a visitare il paese di Sant' Anna di Stazzema, purtroppo conosciuto per l'eccidio del 1944.
C'eravamo già stati ma volevamo fare qualche scatto e avevamo voglia di vedere il paese di sera,
La strada per andare è molto inquietante senza la luce del sole, tra le curve e poca segnaletica si è aggiunta la nebbia.
A Sant'Anna non c'era nessuno, abbiamo parcheggiato e fatto qualche foto, un cagnolino nero si confondeva con la piazza, per poco non l'abbiamo calpestato. Sant'Anna è soprattutto il centro della memoria storica, dov' è avvenuta la tragedia, in realtà non ci sono molte case, sono sparse nelle montagne vicine. Salendo dal paese si trova in alto il Monumento ossario (la strada per arrivare non è illuminata, non siamo potuti andare questa volta), molto suggestivo, riporta i nomi delle vittime di quel giorno. Prima di salire verso il monumento c'è il Museo Storico della Resistenza (che abbiamo visto la scorsa volta), dove tutto per un attimo si ferma, questa volta non per magia. Una signora, curiosa di vederci lì a quell'ora, ha cominciato a raccontarci della strage, la storia la conoscevamo ma sentirla raccontare da persone che quel giorno hanno perso i loro lontani parenti non è la stessa cosa. Il nonno di suo marito è morto quel giorno, lo hanno riconosciuto perché essendo zoppo si era fatto mettere una zeppa alla scarpa, il suo cappello si trova esposto dentro al museo proprio lì a Sant'Anna, ci ha raccontato anche di un'altra famiglia di Perugia, mamma con quattro figlioli (figli) che si erano rifugiati proprio in quelle zone perché considerate sicure per gli sfollati, ma non è stato così: sono stati uccisi, lei e i suoi figli.
Seconda guerra mondiale: quel giorno tutti gli uomini scapparono nel bosco, se qualcuno rischiava di essere ucciso dai tedeschi senz'altro erano gli uomini, questo ci ha detto anche la signora e questo ci racconta la storia. I tedeschi arrivarono fin quassù armati di lanciafiamme, bombe e armi che facevano portare agli uomini catturati...la storia poi parla da sé...nella piazza principale vennero tutti bruciati: uomini, donne, anziani, bambini.
Anche la dignità dell'essere umano brucia per il dolore, 'non dimenticare' la sola acqua che forse, ma non ne siamo molto convinti, potrebbe spengerlo. Grazie a Lucia per il tempo che ci ha dedicato.
www.santannadistazzema.org
-Prima di Sant'Anna vi fu l'eccidio di 68 persone in località vicina chiamata Forno.
-Sant'Anna di Stazzema (comune di Pietrasanta-Toscana), 12 agosto 1944:
560 persone uccise, in maggioranza donne, bambini, anziani. La più giovane Anna Pardini aveva 20 giorni.
-Valla, Bardine, Vinca, San Terenzio (comune di Fivizzano-Toscana), 19 agosto 1944:
In 5 giorni furono uccise oltre 340 persone.
-Metà Settembre del 1944, Pioppeti di Montemagno (Camaiore-Toscana)
33 persone uccise.
-Lungo il fiume Frigido (Massa Carrara-Toscana)
108 vennero fucilati
-Bergiola (Carrara-Toscana)
72 persone uccise.
...purtroppo la lista non finisce qui...
Criannax 'On thE rOad'
AnnA e CriStiano
Sant'Anna di Stazzema |
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